MARCHIO, BRAND, BRANDING Che cosa è un brand ? Che cosa è un marchio? Se per caso avete pensato che rappresentano la stessa cosa ,vi state sbagliando. Adesso probabilmente vi ho fatto venire il dubbio e vi chiederete se esistono differenze tra le due ? Non vi preoccupate non siete gli unici a sbagliare, ci sono anche tanti addetti ai lavori che sembrano confusi sulle differenze esistenti tra i due termini.
Visto che la confusione regna, cercheremmo di fare chiarezza una volta per tutte sull’argomento!
UN BRAND comprende non solo il simbolo identificativo dell’azienda, ma anche tutto ciò che rappresentano i valori, sensazioni, emozioni, la sua personalità la sua anima, una combinazione di essi in grado di identificare un’azienda, un prodotto e differenziarla dalla concorrenza. E’ la somma di tutte le esperienze ,conoscenze, impressioni, nome, termine, segno, simbolo o disegno oppure ad una combinazione di questi al fine di identificare i beni o servizi (product brand) di un’impresa o l’impresa stessa (corporate brand).
Perché un prodotto o un’impresa possa differenziarsi da un suo competitor è necessario che il consumatore possa facilmente identificarne l’origine e soprattutto attribuirgli un valore simbolico (brand equity) grazie alle sensazioni, alle immagini, alle percezioni che quella impresa è in grado di suscitare attraverso un’efficace azione di comunicazione e branding.
Quindi, quali sono le ragioni che spingono i clienti ad attribuire un certo valore ad un brand?
Probabilmente le ragione vanno ricercate in 3 motivi principali, i brand:
UN MARCHIO
In senso ampio, è un segno che si imprime o si applica su un oggetto per distinguerlo e riconoscerlo, o anche per indicarne alcune qualità e caratteristiche.
Quindi il marchio è ciò che possiamo registrare. Il marchio si può intendere quindi come contrassegno originale, grafico o figurativo, applicato ai prodotti di un’impresa per distinguerli da prodotti simili di altrui fabbricazione. –
Il MARCHIO è un simbolo che porta in sé e trasmette tutti i valori dei prodotti o dei servizi a cui è associato- una rappresentazione grafica che ha lo scopo di identificare un’azienda o un prodotto ma soprattutto di fornire informazioni sull’origine, identità, le caratteristiche e la qualità dell’oggetto a cui abbinato, permettendo ai consumatori di distinguere il prodotto rispetto ad altri simili.
La differenza tra BRAND e MARCHIO
Il marchio è qualunque simbolo o segno grafico, in grado di rappresentare un brand . E’ l’emblema di un’azienda oppure di un prodotto dell’azienda che lo distingue dalla concorrenza. Può essere un nome, un disegno o un simbolo, oppure una combinazione di questi. L’importante è che sia riconoscibile e distinguibile dalla concorrenza.
FARE BRANDING– un’altra espressione che si deve conoscere quando si fa una campagna SEO. Fare branding significa comunicare meglio possibile questi valori verso il pubblico di riferimento di un marchio, cercando nello stesso tempo di aprire nuove strade utili ad estendere messaggi inerenti.
Fare branding, attenzione non significa vendere nell’immediato, ma nel medio-lungo periodo, per questa ragione rientra tra le attività strategiche che vanno coltivate idealmente senza mai fermarsi a patto che alla base esista un progetto a lungo termine che richieda un marchio solido.
Perché avvenga tale solidità si ha bisogno delle CAMPAGNE SEO DI BRAND. Cioè delle attività di ottimizzazione e posizionamento tese a far sì che un sito web abbia argomenti d’interesse più o meno vicini al pubblico di riferimento del marchio.
Per esempio, una campagna per un noto marchio articoli sportivi, potrebbe tendere a rendere visibili i capi d’abbigliamento di un blog brandizzato, quindi associato direttamente al marchio, che sviluppi comunicazione sui temi di tendenze, sport, salute. Questa azione mirata non serve direttamente a vendere più articoli ma, nel lungo periodo, concorre nel definire un’identità solida tale da giustificare un prezzo più elevato, oltre che a stimolare la ricerca negli utenti, e farli fidare ad acquistare un prodotto già noto senza perdere tempo a cercarne di migliori. “Farli diventare tutti vittime di questi processi”.
Pensate solo un secondo al cucciolo di labrador della pubblicità Scottex che per anni ci ha spinti oltre ogni ragionevolezza a scegliere quella carta piuttosto che cercarne altre forse migliori e meno care.
Se oggi l’azienda che detiene il marchio Scottex lanciasse un blog brandizzato sui temi della salute pertinenti con i suoi prodotti, quindi per lo più tovaglioli e fazzoletti di carta, potrebbe intercettare il traffico di persone che sono alla ricerca dei rimedi per i raffreddori o allergie o perché no per la stitichezza.
In questo caso la campagna SEO del BRAND concorrerebbe ad aumentare la penetrazione del mercato di un marchio con la conseguenza di stabilizzare le vendite nel lungo periodo.
Non ti spaventare, non devi essere per forza un noto Brand come Scottex per fare una campagna SEO! Anche MARCHI meno noti possono avvantaggiarsi di un’attività simile, perché avere dei buoni posizionamenti e poter dimostrare di avere un considerevole traffico di utenti può trasformarsi in un arma in più per entrare nella catena dei grandi Brand.
Nell’era del web la SEO concorre in modo decisamente non trascurabile ad aumentare tale potere contrattuale, mantenendo costi irrisori rispetto ai principali canali di branding legati ai media tradizionali.